Schegge





Maloox in tasca e una fascia mi tiene la testa. Ogni tanto me la tolgo, è più buona volontà che reale assenza di dolore, il cranio stretto dentro uno schiaccianoci di prima generazione.



Ho fatto più discussioni nell'ultima settimana che nell'ultimo anno, e sì che sono una litigiosa. Ho rotto tre cocci di vetro (uno prezioso, reliquia del mio matrimonio che fu) nelle ultime 24 ore, il pavimento della cucina è un mare di schegge, trasparente, fondo, luccicante, verdino, quel bel vetro spesso un paio di centimetri, e poi briciole, polvere tagliente ovunque, nella stoffa, sulle mani, sotto pelle, i biscotti luccicano, “oh ma’, ma che sta il sale su questi biscotti?” (gnam gnam) “... però... so’ dolci!” Li spazzolo come fossero scarpe sporche, e le schegge si ficcano dentro, allora tocca buttarli via, peccato!, a parte quelli che ci siamo già mangiati, il Piccolo soprattutto, cacheremo vetr’e tutto, non sarà un po’ di polvere di stelle a ferirci le budella.



Ultimamente le cose non sono andate bene. Ecco. Un terzo di frase per riassumere qualche mese di esistenza: Non sono andate bene.









La sediolina gialla, un tormentone. Nella campana di vetro, come un santino. Mi giro e pure lei si gira. Non è sempre uguale. Dipende da che punto la guardi. Ma è bella. Grezza, dipinta a pennellate, poi è piccola, io Alice enorme per sedermi là sopra, e sfogliare quel libro, leggerlo, anzi scriverlo, ché è bianco. Un sogno che s’è fatto vero. Il disegno uscito dal foglio per farsi prendere. Più che darmi allegria mi strugge, e mi mette voglia di masticare, e allungare le mani, che le cose vere si toccano.









Serata finale di Libri a trazione anteriore. L’umore è questo. Il mio. Ho due schegge piantate sotto al piede sinistro, le tolgo via con la pinzetta, una è nascosta, mi tocca scavare, e una nel palmo della mano destra, in corrispondenza del dito indice: Piacere - Dispiacere- Lettere - Amore - Matrimonio il secondo dito corrisponde a… dispiacere. Ecco. È ora. Bisogna andare. Mi viene da ridere, in fondo è finale la serata, cioè dopo non ci sta niente più (e dai Ro… forza… che stasera è tutto finito…).



Allora vado. (Tutti i vetri, ma dico tutti, proprio tutti tutti, scopati via, aspirati, dissolti.)



Sergio non c’è.



Il cancello è chiuso. Vito zoppica ad di là della cancellata e no che si decide a aprire, un ragazzotto giovane con lo sguardo carico di meraviglia e l’accento mischiato, sta aspettando in piedi qua fuori dalle 16, ma era alle SE-i, no alle SE-dici! È arrivato pure Gigino, senza chiavi, tutti chiusi fuori, e un altro paio di giovani Baol speranzosi, e poi ecco ci aprono.









Mi blindo venti minuti d’orologio in quell’utero che sa di carta, toner e pensieri che è il mio ufficio, che è il luogo migliore dove io possa rintanarmi. Gli ultimi preparativi. Intanto, dolce dolce, l’Auditorium si riempie di voci e sudore. Fa caldissimo. Un sabato pomeriggio da spendere al parco. Invece siamo tutti qua. Tutti no. Ci sono due defezioni, una acquisita da tempo, è Valeria Parrella, lei manca; da come ce l’ha detto mesi fa che non sarebbe venuta (non sarò dei vostri!), credo abbia un valido e prezioso motivo. L’altra assenza sa d’abbandono, ma lasciamo andare. Maschio adulto solitario non c’è. Ci fosse, sarebbe un animale da compagnia, invece è bestia appartata e selvatica, diffidente, all’erta, feroce (all’occorrenza).









Mercury è un ottimo padrone di casa, questo luogo stasera è “grande” e siamo tutti a nostro agio come fosse casa nostra proprio, in un certo senso lo è.



Il primo a parlare è il Magistrato di sorveglianza, un intervento importante, serio, denso, magari necessario, leggermente fuori luogo, ma ci sta, però dai… lungo… lunghissimo… Poi è la volta della Assessora alla Cultura, che parla bene, cioè legge, un discorso come si deve, bello da sentire e da immaginare… e pure vagamente di sinistra, che qualcuno se ne stupisce…



Finiti i saluti di rito cominciamo noi altri.



Conduce Star Trecca, è disinvolto, ironico, semplice, e soprattutto sta nei tempi!



Sergio ha le punte delle scarpe nuove che gli luccicano come il bianco degli occhi, io me lo guardo sempre, e gli guardo le scarpe che sono uguali alle mie, però le mie non luccicano più.



Cinque lettori volenterosi fanno una presentazione ai cinque scrittori, insomma, qualcuna è più bella, qualcuna meno, molto meno, io voto Piero! Gli scrittori secondo me si so’ stupiditi, piovono libri, e magliette, soprattutto mi sembrano interessati all’indumento, gli intellettuali. Le maglie con la sediolina gialla e la citazione dai romanzi sono la cosa migliore che abbiamo prodotto, idea e sbattimento e cura di Sergio e della sottoscritta, esecuzione del pazientissimo Marco, tutti le vogliono, tutti le chiedono, ne smercio qualcuna sottobanco, in cambio pacche e sorrisi, prediligo Detenuti e Kollettivi, e che volete, ognuno ha i suoi gusti, e a metà serata so’ già finite!









Be’, il momento più bello è decisamente quello della Premiazione Baol, l’Auditorium come l’aula magna dell’università, ma una università colorata e straniera, creativa, globale, vibrante e allegra. Sergigno raggiunge il leggio e racconta, gesticola largo e guarda dritto avanti come sempre, chiama i vincitori, la piglia alla lontana, dai quinti e quarti posti ex equi, terzo… secondo… e Primo, non sono male i racconti dei vincitori, io li ho letti tutti, certi faticavi a arrivare a metà, ma alcuni belli… davvero!... a certi ho messo pure la Lode!



Dopo i doni Baol la sala un poco si svuota, ma tanto abbiamo finito, Cotroneo ha vinto, con un solo punto di differenza dal grande assente, e questo si sapeva, faccio finta di non pensarci, in realtà non ci penso, ma alla fine gli sarebbe piaciuto alla bestia assente essere qui, secondo me, doveva solo portarsi nei pressi del branco, il resto sarebbe venuto da sé. Superman parla poco e sorride bene e scappa dopo il brindisi, non faccio a tempo a salutarlo. C’è confusione, prosecco, noccioline e pizzelle, grazie, complimenti, e in bocca al lupo e crepi, una maglietta, due magliette, T R E !!!, ma sono finite, mi spiace, non ne abbiamo più (veramente!) e il neon gelido intermittente che mi sfrangia i pensieri. La borsa di Sergio è qua, la fascia di lana e il maglioncino nero a misura, quello dei matrimoni e delle occasioni ufficiali, lui fa così, come Pollicino, lascia tracce della sua presenza in giro così chi vuole lo trova, gli raccolgo i pezzi come faccio coi miei due, non è mai per fare un piacere, mi viene, e vado fuori, è bellissima questa biblioteca stanotte, dovrebbe stare aperta sempre sin’a tardi, oggi è un buio caldo, questa estate che tarda a morire, ma morirà, stanno tutti i Kollettivi esplosi ovunque, brillano come i vetri sul pavimento di casa mia, “wè Ro…”, mi viene incontro, gli porgo le cose sue, “grazie Ro… è finita… hai visto?, ce l’abbiamo fatta…”, e m’abbraccia, ma è un signor abbraccio, bello più bello ancora delle sue scarpe nuove, v’ho detto tutto!!!





Jar (ex)Punk







Domenica 26 ottobre 2008, ore 15.54 ora solare








Miei cari e impegnatissimi Baollini,
ormai manca poco, veramente poco ma la magia del baol non si esaurisce.
Il mio silenzio spero abbia creato la giusta suspance e attesa.
Sabato 25 ottobre saranno premiati i tre vincitori durante la serata finale di Libri a trazione anteriore a partire dalle 18.00 presso l’Auditorium della Biblioteca Provinciale di Foggia.
I giurati stanno consegnando le ultime schede di voto, la classifica è molto corta e molti racconti sono a pari merito e questo ha appassionato ancora di più i giurati.

Ora alcune informazioni di servizio.

I vincitori saranno premiati dagli scrittori a trazione anteriore (che sia di buon auspicio?) che poi leggeranno alcuni brani tratti dai racconti vincitori. Ora altro non aggiungo, continuo solo a farvi uno spensierato e mattutino “inboccallupo”.

Cari Baollini,
ringraziandovi per i 9999 romanzi pervenutici, vi anticipiamo che la serata delle premiazioni è stata posticipata al 25 ottobre, dalle ore 18, nell’Auditorium della Biblioteca Provinciale di Foggia.
La premiazione del concorso coinciderà con la serata finale di "Libri a trazione anteriore - terza edizione 2008", dove verrà premiato il romanzo più votato dalla giuria popolare.

Vi aspettiamo!